Il bagno, da uno spazio di servizio ad un’oasi di relax.

Un piccolo viaggio tra evoluzioni e tradizioni mantenute intatte tra i bagni di “una volta” e i bagni dei giorni nostri, contemporanei e di design.

Cosa è cambiato nel bagno negli ultimi 40-50 anni? E cosa invece è rimasto molto simile se non identico?

Un viaggio alla ricerca delle evoluzioni e delle tradizioni mantenute intatte tra i bagni di “una volta” e i bagni dei giorni nostri, contemporanei e di design.

Stili

Negli anni ’20, le maggiori ed influenti correnti stilistiche per l’arredamento delle case, erano la Bahaus e l’Art Decò.

La prima regola di queste correnti stilistiche, era la totale assenza di ornamenti: la bellezza doveva fondersi armoniosamente con la praticità e la funzionalità. I materiali più utilizzati erano quindi il legno, l’acciaio, la plastica ed il vetro. Proseguendo negli anni ’50 hanno iniziato a diffondersi i piccoli oggetti anonimi, il design non era vanitoso ma pratico. Le tonalità di colore privilegiavano i toni naturali del legno, del bianco e del beige, intervallati da alcuni sprazzi di colori più vivaci.

Così come il resto della casa, negli anni ’70 anche il bagno si iniziava ad arricchire con oggetti tecnologici.

L’arredamento seguiva poi la corrente anticonformista di quegli anni, osava di più con i colori e con i contrasti di materiale.

Rivestimenti

Riguardo alla posa in opera, una volta si usava comunemente di posare le piastrelle fino al soffitto, oggi, si tende invece a limitare il più possibile l’altezza e dove possibile si evita di rivestire anche intere pareti!
In merito al design invece, o alle fantasie, quelle seguivano le tendenze dell’epoca e oggi le vediamo ritornare con la tendenza ad arredare secondo il gusto retrò/vintage ( cementine o piastrelle con forme geometriche o motivi floreali).

Sanitari e accessori

I sanitari in passato erano sicuramente più imponenti ed ingombranti, con lo scarico a terra e i tubi a vista. In particolare il Wc e il Bidet avevano lo scarico distante nel muro ed erano arricchiti da porta saponetta in ceramica applicata alla parete.

Spesso si sceglievano colorati, il colore che andava per la maggiore era il color Champagne!

Il lavabo invece, era praticamente di regola abbinato ad un mobiletto con specchiera e due sportelli con anta (e pomellino tondo) dei quali ancora oggi si trova traccia in appartamenti non ristrutturati.

Oggi gli accessori che completano il bagno sono scelti rispettando lo stile e il gusto del resto dell’arredamento. Si completa l’arredo del bagno con piante, riviste e prodotti per la cura della persona che diventano veri e propri oggetti di arredamento.

Anche ai rubinetti non veniva data particolare importanza, al contrario di oggi dove si considerano una miriade di stili, modelli, finiture e tipi di bocca di erogazione.

Dimensioni della stanza

La forma più gettonata anni fa, era la stanza da bagno lunga e stretta con tutto l’arredamento in fila su un’unica parete. Il bagno rivestiva meno importanza rispetto ad oggi, gli si dedicava infatti lo spazio che rimaneva dopo aver distribuito quello delle altre stanze.

Il bagno era per lo più una stanza di servizio, non un’oasi di relax come è diventato oggi. I più fortunati, potevano vantare di 2 stanze da bagno che allora si differenziavano nettamente: uno era adibito a bagno di servizio e l’altro a bagno padronale.

Tuttavia non è detto che le dimensioni fossero minori di quelle dedicate al giorno d’oggi ai bagni.

Vasca o doccia

La vasca era di gran lunga preferita alla doccia nei bagni padronali, mentre oggi la doccia vince per comodità di tempi e spazi.

Oggi è piuttosto ricorrente infatti, che la ristrutturazione di bagni di 40-50 anni fa, sia dettata dalla sostituzione della lunga vasca con un piatto e un box doccia.

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